Cos’è il Giardino segreto?
“Giardini e anime si appartengono, costituiscono uno spazio segreto tra ciò che è chiaro e ciò che è oscuro, tra cultura e natura, tra coscienza e inconscio, tra spirito e corpo.”
Ruth Ammann
La metafora del giardino interiore non è nuova, né originale, ma non per questo meno valida o illuminante. Nella mia ricerca ho scoperto che dentro di me c’è un luogo, un “Giardino dell’Anima”, dove raccogliermi per riflettere, nutrirmi, conoscere, crescere e amarmi. Un luogo non luogo, la casa dell’Anima, dove andare per scoprire parti sempre nuove di me o semplicemente per prendermi cura di me stessa o dove incontrare il divino in me.
All’inizio non è stato facile trovare la strada d’accesso al mio giardino: era nascosta da alti muri e rovi di paura e dolore. Era impenetrabile. Oggi è lì che incontro la mia Anima, la parte più sacra e selvaggia di me ed è lì che coltivo la mia vita interiore. È sempre lì, nel proprio giardino personale, che conduco le persone che vogliono ascoltare la loro Anima.
Accedo al mio guardino tramite una porta di legno antico, che da un lato si appoggia ad un solido muro e dall’altro ad un vecchio e grande albero guardiano. Quando la attraverso percepisco la gioia di stare con me stessa, immergermi nella mia quiete, e l’eccitazione perché so che quello che troverò è spesso sorprendente e inaspettato.
Quando attraverso la porta, cammino con il mio corpo immaginale, fino a sedermi su una panchina sotto ad un salice frondoso e respiro. Tutto si fa quieto e chiaro. Ascolto.
Il giardino interiore è quindi una dimensione psicologica e anche archetipica, è energetica e spirituale. È lì dove “viviamo” la nostra vita interiore: fatta di immagini, sensazioni ed emozioni. È uno spazio intermedio, una soglia, dove il mondo esterno, cioè la vita quotidiana e quello interiore, ovvero l’inconscio, si incontrano, dialogano e si connettono.
È dentro e allo stesso tempo è fuori. Conteniamo questa dimensione e allo stesso tempo ci siamo immersi. È un luogo sicuro dove: dialogare, esprimersi, comprendere, creare, guarire; una dimensione da cui arrivano ispirazioni, direzione, informazioni da parte della nostra Anima.
Perché coltivare la relazione con il proprio giardino segreto?
È semplice! È un modo naturale per divenire consapevoli di noi stessi ed evolverci armonicamente. Perché ci permette di essere e diventare chi siamo nella nostra interezza.
Abbiamo una vita interiore ricca e coltivarla ci aiuta a: stare meglio con noi stessi e con gli altri, a smettere di essere insoddisfatti e confusi, e soprattutto ci offre l’opportunità di seguire quella che viene chiamata “la strada dell’individuazione: diventare chi siamo destinati ad essere”.
“Il nostro giardino dell’Anima è composto da piccole e grandi immagini interiori, percezioni sensoriali e pensieri, intessute di emozioni e sentimenti.” Le immagini che vivono in noi sono in continuo movimento, si trasformano e si sviluppano nello scambio tra mondo interiore e mondo esterno. Come nella metafora del giardino se annaffiamo il nostro giardino, lo curiamo e coltiviamo questo diventerà importante fonte di energia psichica e di conoscenze consapevoli. Se lo trascuriamo, lo lasciamo inselvatichire e cadere nell’inconscio, questo ci porterà aridità interiore e seccherà l’Anima che senza nutrimento avvizzisce.
Il giardino è parte della nostra identità
Chi siamo non è definito solo dagli obiettivi che raggiungiamo, dalla professione che svolgiamo, da ciò che possediamo. Le immagini che vivono rigogliose dentro di noi e che sono cariche di energia emozionale, compongono il nostro campo magnetico personale, l’aura, e possono essere percepite anche dagli altri.
Sono una parte essenziale di chi siamo e ci mettono in relazione con il mondo: “Dal profumo e dai suoni di un giardino dell’Anima, ci sentiamo chiamati, respinti, ammaliati, obnubilati o attratti in tale misura che ci viene voglia o meno, di scoprire il giardino dell’altro.”
Il tuo giardino interiore com’è? Come lo immagini? Lo conosci? Sai come visitarlo regolarmente?
Raccontamelo nei commenti.